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Un ramo assicurativo ancora non proprio sviluppato nel nostro Paese
Vi sono polizze entrate ormai a pieno titolo nella vita quotidiana degli Italiani. E non si tratta solo dell’Rc auto, ma anche sempre più spesso dell’assicurazione casa, della polizza viaggio e di quella infortuni.
Destino diverso e di gran lunga peggiore per lepolizze di tutela legale che risultano sconosciute alla maggior parte degli italiani. Poco pubblicizzate? Difficili da comprendere? Scarsa propensione dei nostri connazionali ad assicurarsi se non quando obbligatorio oppure strettamente indispensabile?
Se le ragioni restano oscure, i dati invece parlano chiaro: tra famiglie, imprese e liberi professionisti italiani, solo 2 su 10 hanno sottoscritto un'assicurazione di tutela legale per proteggersi dalle questioni che possono insorgere nella vita quotidiana, mentre in Germania lo fa abitualmente una famiglia su 3 e in Austria una su 2. A sottoscrivere queste coperture assicurative in Italia sono soprattutto maschi, residenti nel Nord Est, liberi professionisti o imprenditori.
A rilevare la situazione esistente è Das, compagnia specializzata nella tutela legale, che ha condotto un'analisi su questo ramo assicurativo.
Secondo quanto emerso il 60% degli italiani parrebbe non avere un minimo di conoscenza delle polizze di tutela legale, il cui impiego potrebbe invece permettere di accorciare i tempi di risoluzioni delle liti ed evitare anche un loro ulteriore sviluppo giudiziario. Il restante 40% del campione che ha dichiarato di conoscere questo tipo di coperture, ha invece solo un'idea vagadei vantaggi e dei servizi inclusi.
Ben percepiti invece altrove: i dati di mercato evidenziano come la Germania rappresenti il 46% del mercato europeo delle assicurazioni di tutela legale, seguita, ma con una percentuale nettamente inferiore da Francia (12%), Olanda (9%) e Regno Unito (8%). Rilevanti i numeri dell'Austria, che con una popolazione di appena 8,5 milioni di abitanti (meno del 15% della popolazione italiana) assorbe il 6% del mercato europeo, contro il 4% del nostro Paese.
Ma vi sono buone opportunità di crescita secondo Das: una volta scoperto il contenuto di questa copertura assicurativa, il 34,4% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a spendere tra i 100 e i 250 euro per una polizza che tuteli la propria famiglia, il 16,5% fino a 500 euro e il 9,5% anche più di 500 euro.